Il Presidente SNAMI Lombardia ha scritto una lettera al Direttore Generale Sanità che di seguito riportiamo:

Milano, 2 febbraio 2016

Egr. Dott. Walter Bergamaschi,

        in nome e per conto del Sindacato SNAMI che rappresento in Lombardia, anche alla luce del fatto che la nostra regione ha già più volte emanato DGR volte a definire percorsi diagnostici condivisi, chiedo, alla stregua di ciò che sta succedendo in altre regioni italiane, il “congelamento” del decreto Lorenzin sulle indicazioni di appropriatezza prescrittiva (G.U. n° 15 ­del 20.01.2016) in attesa che le rappresentanze dei sindacati, delle società scientifiche e degli Ordini dei Medici possano definire come rimodulare (se mai fosse possibile) questa insensata disposizione governativa che inciderà inevitabilmente sulla salute psichica e fisica del nostro popolo, acuendo le discriminazioni sociali ed economiche tra cittadini in tema di salute.

 Un taglio di prestazioni così importanti, oltretutto prefigurando assurde sanzioni per i Prescrittori che (solo) per il momento non ci sono ma potranno a breve essere decise, oltre ad incrinare irrimediabilmente il rapporto fiduciario medico-paziente darà il colpo di grazia alle strategie di prevenzione. Evitiamo, tutti insieme, che la Lombardia si trasformi in una regione dove solo i benestanti si possano curare!

 Da cittadino, da medico, da sindacalista e da Presidente di Ordine, Le chiedo con forza di far ricorso in Corte Costituzionale contro la citata disposizione di Legge, che entra pesantemente nell’assetto organizzativo e operativo della Sanità della nostra regione. Sono naturalmente disponibile, come sempre, a discutere di tali tematiche, anche in un Comitato Regionale che potreste convocare ad horas.

 In attesa di presto sentirLa, porgo cordiali saluti

 Roberto Carlo Rossi – Presidente Regionale SNAMI Lombardia