Pubblichiamo il crudo resoconto di quanto detto da parte pubblica nel Comitato Regionale del 19 novembre 2012. Fa male vedere che un altro sindacato (il solito!) perseveri nell’opera di mistificazione e di inganno dei propri iscritti, continuando imperterrito ad affermare che la situazione è sotto controllo e tutto continuerà come prima. La situazione, al contrario, è pessima e, a fronte di una presunta ulteriore riduzione di fondi, non si può andare in giro a dire che “tutto va bene madama la marchesa”! Vergogna!

Roberto Carlo Rossi

____________________________________________________________________________________________

Regione Lombardia comunica i contenuti della DGR 4334 (già pubblicata da tempo sul sito SNAMI) e che il DG Sanità (peraltro non presente alla riunione) vuole quindi ridurre su tutti i tavoli le Risorse Aggiuntive Regionali (RAR) a disposizione. Viene tra l’altro detto che l’art. 1 della Legge Balduzzi è in continuità con quanto Regione Lombardia ha fatto riguardo all’associazionismo (in un recente convegno, il Governatore e l’Assessore avevano invece detto che intendevano addirittura far ricorso in Corte Costituzionale … mah!!!). Regione mette fretta alle OOSS poiché fa osservare che il 1° gennaio 2013 l’Accordo Regionale (ACR) sarà cancellato e quindi è interesse di tutti avere un nuovo ACR. Regione afferma che invierà la propria bozza di proposta entro il giorno dopo (in realtà la bozza, che qui pubblichiamo, verrà inviata alle 14.00 del 21 novembre). Viene ribadito che la legge di stabilità non permette un aumento dei fondi ed obbliga Regione Lombardia a cessare dal 1° gennaio 2013 le RAR direttamente destinate a fondo A, fondo B, e la quota dei 2 milioni di euro, sempre a riparto, per chi aumentava il monte ore di lavoro del personale amministrativo e/o infermieristico. Inoltre regione Lombardia non riconoscerà più la quota SISS per chi ha raggiunto l’80% dell’indice di prescrittività. Verrà invece riconosciuta alle ASL una quota di 2,20 euro/anno/assistito che ogni Azienda spenderà per progetti congrui con le linee guida che il tavolo regionale prossimamente deve approvare. In sede di contrattazione aziendale le ASL saranno libere di confermare questo o quel progetto che era prima di livello regionale, saranno libere di confermare le medicine in rete o in gruppo che ora non vengono pagate, oppure di fare altri progetti (ma i fondi saranno tutti da reperire in 2,2 €/pz/anno!!!). La motivazione di questo atteggiamento si fonda sul fatto che ogni ASL può avere delle esigenze peculiari. In ogni caso, le linee guida per l’utilizzo di questo fondo riguarderanno la maggiore accessibilità allo studio dei medici di medicina generale e l’assistenza domiciliare.  Vengono invece confermate (bontà loro!!!) le reti e gruppi e il personale di studio costituiti prima della fine del 2010.
SNAMI rimarca che così non verranno riconosciute e sanate tutte le reti e i gruppi costituite in seguito allo scioglimento forzato delle associazioni, inoltre non verranno riconosciute reti e gruppi costituiti nel 2011 e 2012 e infine non verranno riconosciuti i soldi di coloro che si sono avvalsi di segretaria e infermiera. Infine, rimarca che il SISS, oltre un impegno importante da parte del medico, in termini di tempo, comporta soprattutto delle spese che Regione, in questo modo, non riconoscerà più. Questo va contro ciò che la stessa convenzione nazionale sancisce.

nota redatta su appunti di Piergiorgio Muffolini

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *