XXXIX CONGRESSO NAZIONALE SNAMI

DOGMA PER LO SNAMI: RAFFORZARE LA MEDICINA GENERALE

Roma, 23 Ottobre 2020 – è iniziato il trentanovesimo congresso nazionale Snami che si svolgerà rigorosamente on line. Sino all’ultimo si è cercato di svolgere almeno le tavole rotonde in presenza ma i dati allarmanti degli ultimi giorni hanno fatto prevalere il rigore più assoluto. «Ho voluto» dice Angelo Testa, presidente nazionale Snami, «innanzi tutto ricordare i Medici caduti in questa guerra che stiamo vivendo e combattendo e simbolicamente per tutti onorare la memoria di Roberto Stella, primo medico di famiglia a mancare, iscritto Snami e amico di noi tutti. Siamo stati lasciati soli senza dispositivi di protezione e nel caos più assoluto di una “disorganizzazione organizzata” a lavorare di più e male. Non ho solo la sensazione ma purtroppo la certezza che chi emana decreti e propina circolari, spesso in antitesi con analoghi provvedimenti a distanza di pochi giorni, non abbia le idee chiarissime e riceva dei “consigli” fuorvianti dati da chi poco conosce le particolarità assistenziali e l’essenza vera del territorio. è chiaro che l’ospedale non reggerà senza un reale filtro del territorio ed è per questo che il dogma per Noi Snami è che la medicina generale vada rafforzata a dismisura, che non vuol però dire darle ulteriori compiti e mansioni. Il discorso dei sierologici al personale scolastico docente e non e dei tamponi rapidi che qualcuno pensava di appiopparci tout court nei nostri studi dovrebbero invece essere eseguiti solo come compito aggiuntivo, remunerato ed eseguito in sicurezza esclusivamente in studi medici adeguati oppure all’interno delle strutture che le Asl metteranno a disposizione. Basta con la Medicina Generale» conclude il leader dello Snami «coperchio per tutte le pentole, si pensi seriamente di piantarla di improvvisare sempre, addirittura male, mettendo ancora una volta il carro davanti ai buoi!» Ufficio Stampa Nazionale