MEDICI DI MEDICINA GENERALE

SENSO CIVICO DOC!

Roma, 21 Ottobre 2020 – Al prof. Zangrillo che dice che un’alta percentuale dei pazienti che si rivolgono all’ospedale potrebbero essere assistiti nel territorio, che «ci vuole senso civico da parte di tutti e che ciascuno deve prendersi le proprie responsabilità» risponde Angelo Testa, presidente nazionale dello Snami. «Come sindacato vogliamo sottolineare che i Medici di Medicina Generale hanno un grande senso civico che dimostrano quotidianamente in prima fila, spesso a mani nude e mal equipaggiati, combattendo il covid e contemporaneamente assistendo la popolazione che continua ad ammalarsi come e più di prima. Se qualcuno punta il dito contro il territorio sbaglia di grosso perché le politiche sanitarie non le governiamo Noi e le decisioni su come procedere, spesso anche contraddittorie, vengono prese e calate dall’alto, con buon assenso ed ispirazione da parte di chi probabilmente poco conosce come si svolge realmente il nostro lavoro. Di fatto in una situazione in cui la curva dei contagi ha ormai assunto un trend esponenziale, aumentano i decessi e l’espansione del bacino di asintomatici non isolati accelera ulteriormente la diffusione del contagio, gli ospedali e il territorio stanno scoppiando. Occorrono quindi ulteriori forze lavoro sia in ospedale che nel territorio stesso, ad esempio un maggior numero di squadre speciali, e va stigmatizzata la politica del caricare ulteriori mansioni ed incombenze alla Medicina Generale. Al professor Zangrillo voglio ricordare,» conclude Angelo Testa «che se ha portato il presidente Berlusconi in ospedale per accertamenti evidentemente quella era la strada corretta ed altrettanto chiaro, come contraltare, che non fosse corretto lasciarlo nel territorio, per cui quando genericamente invoca il senso civico dei Medici per non far afferire i pazienti al pronto soccorso, la sua è una generica, populistica e qualunquistica contraddizione in essere!»

Ufficio Stampa Nazionale