Con la presente siamo a chiederLe riguardo alla nota a cura del dipartimento cure primarie di ATS Brescia del 16-11-2020 (test antigenici rapidi), la congruità tra la DGR XI/3777/2020 che a pagina 5 recita: “dato atto che il test antigenico serve prioritariamente a rendere più rapida l’identificazione dei positivi tra soggetti sintomatici…” e quanto il protocollo d’intesa del 04-11-2020 afferma: “il mmg …. esegue i test antigenici prevedendo … contatti stretti asintomatici, casi sospetti, contatti stretti sintomatici”.

Nel questionario per l’adesione si fa preciso riferimento alla possibilità di eseguire il tampone al di fuori del proprio studio, condizione non prevista dalla vostra nota.

Ricordiamo altresì che effettuare un tampone rapido è una prestazione potenzialmente pericolosa per sé e per altri. In alcuni Paesi extraeuropei il tampone rapido viene effettuato direttamente dal paziente, mentre per la lettura ci si affida ad un laboratorio qualificato.

Nel merito:

  • il “protocollo” trascura di affrontare l’impossibilità per i MMG di eseguire i tamponi nell’ambito del consueto setting della Medicina Generale a meno che lo studio medico sia collocato in aree idonee, con idonei percorsi di entrata/uscita e senza interferire con il normale dipanarsi della convivenza che ha luogo in un qualsiasi condominio;
  • parimenti, il “protocollo” trascura di definire quali siano i requisiti minimi dei luoghi ove si praticherà questa attività diagnostica;
  • il “protocollo” trascura di definire come dovrà avvenire il training del personale addetto al supporto del medico;
  • il “protocollo” non definisce, se non in maniera estremamente superficiale e carente, quale deve essere il setting MINIMO di sicurezza degli operatori per evitare di contagiare sé stessi e gli altri;
  • Il “protocollo” non definisce nulla a proposito delle modalità, dei tempi e dei luoghi necessari per le operazioni di vestizione e svestizione;
  • Il “protocollo” non definisce nulla in merito alla separazione tra pazienti senza sintomi COVID19 e con tali sintomi nel setting della Medicina Generale;
  • Etc etc …

SNAMI Brescia, consapevole dei compiti che l’ACN prevede per mantenere in essere la convenzione, consiglia ai propri iscritti da aderire alla vostra richiesta.

Le cronache ci fanno partecipi del fatto che proprio in queste ore è deceduto per SARSCOV2 un altro Collega MMG!

Far compiere alla leggera questa attività ai MMG e al personale in loro supporto, trascurando di trattare l’agente patogeno potenzialmente letale che si maneggia, con l’accuratezza necessaria, vuole dire mandare a morire colleghi e personale sanitario (con le conseguenze legali e medico-legali del caso).

Di seguito un elenco delle fasi da rispettare nel trattare materiale infetto che ricordiamo

ai nostri iscritti, alla luce della recente sentenza del TAR Lazio n.11991/2020 del 16-11-

2020 che evidenzia come le USCA e non il MMG siano adibite a tale funzione:

“Raccomandazioni ad interim per il corretto prelievo, conservazione e analisi sul tampone rino/orofaringeo per la diagnosi di COVID-19 dell’Istituto Superiore di Sanità – Gruppo di Lavoro ISS Diagnostica e sorveglianza microbiologica COVID-19: aspetti di analisi molecolare e sierologica – Rapporto ISS COVID-19 n. 11/2020 rev. 2 pag. 2:

PRELIEVO

Per ragioni di contenimento da potenziale contagio, la procedura deve essere svolta dal personale addestrato utilizzando opportuni DPI.

DPI

Guanti monouso.

Camice monouso impermeabile con manica lunga.

Cuffia per capelli monouso.

Mascherina monouso FFP2/FFP3.

Protezione per gli occhi (occhiali o schermo facciale di protezione).

Controllare l’integrità dei DPI prima di indossarli.

VESTIZIONE OPERATORE

Togliere monili o altro oggetto personale.

Effettuare l’igiene delle mani con acqua e sapone o in alternativa con soluzione alcolica.

Indossare il primo paio di guanti.

Indossare il camice.

Raccogliere i capelli e indossare la cuffia.

Indossare la mascherina FFP2/FFP3.

Indossare gli occhiali o schermo facciale.

Indossare un secondo paio di guanti.

SVESTIZIONE OPERATORE

Al termine della procedura evitare qualsiasi contatto tra i DPI potenzialmente contaminati e mucose o cute.

Rimuovere il camice.

Sfilare il primo paio di guanti.

Rimuovere gli occhiali.

Rimuovere la mascherina facendo attenzione a non toccarla nella parte anteriore ma maneggiarla posteriormente prendendo l’elastico tra le dita e facendo scorrere verso la parte superiore della testa.

Rimuovere il secondo paio di guanti.

Detergere le mani con acqua e sapone o in alternativa con soluzione alcolica.

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