NUOVE INCOMBENZE PER LA MEDICINA GENERALE

NO AL GRATIS OPE LEGIS!

Roma, 11 Febbraio 2022 – Il sindacato autonomo scende in campo per commentare l’atteggiamento del governo nei confronti della Medicina Generale. «Abbiamo degli accordi nazionali e regionali» dice Angelo Testa, presidente nazionale SNAMI, «che disciplinano quanto lo Stato ci dà in termini economici e ciò che dobbiamo fare come Medici di Medicina Generale. Al di là del fatto non trascurabile che siamo rimasti fermi agli emolumenti che fanno riferimento a più di un decennio passato, paradossalmente i compiti e le incombenze lavorative quotidiane sono cresciute a dismisura. E non per il Covid che è diventato il paravento per tutte le disfunzioni in Sanità ma anche perché si pratica uno sport tutto Italiano nell’ imporre ope legisnuove incombenze che pesano sulla giornata lavorativa del Medico, bypassando così gli accordi tra le parti che i Medici a suo tempo avevano sottoscritto con la parte pubblica. In buona sostanza quel patto non viene onorato unilateralmente. Assurdo come alcune nuove incombenze siano imposte a titolo gratuito per cui il Medico “va in perdita” nel pagare lo straordinario al personale di segreteria che si trattiene per risolvere burocrazia a tonnellate di cui i vari Sisp, amministrazione delle Assl e comparti vari della Sanità non vogliono o non possono farsi carico.» «Come se» conclude il leader dello SNAMI «domani lo Stato decretasse che i panettieri panificassero a titolo gratuito oppure che per l’attività della Medicina di famiglia pomeridiana, visite e ricette, i pazienti si rivolgessero ai Colleghi dell’ospedale o del poliambulatorio. Ma dove si vuole arrivare oltre per affossare e far morire un comparto? Chi consiglia malevolmente i nostri governanti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *